Cubi rotanti, finestre gommose, tutto qui?


Purtroppo sembra di si, una moltitudine di effetti indubbiamente efficaci e cool dal punto di vista visivo, ma che secondo la mia opinione non hanno apportato alcuna novità dal punto di vista dell’usabilità del sistema.
E questo lo trovo un pò deludente.
Ammetto che sia piuttosto complesso allontanarsi da ciò che sono gli standard di implementazione di un sistema di gestione delle finestre, altrimenti detto Window Manager, ma se si vuole creare qualcosa di realmente innovativo bisogna cominciare a rompere con il passato, e i tempi mi sembrano maturi per una cosa del genere.
Il motivo scatenante che mi ha portato a questo post è stato il rendermi conto della continua rincorsa al pulsante di chiusura delle finestre, che dalla notte dei tempi si trova nella barra del titolo, con vicino i pulsanti per ingrandire o minimizzare la finestra stessa.
Ora, non sono ne pigro ne sprovveduto, e so benissimo che esistono gli shortcut da tastiera, però questa soluzione può starmi bene durante una sessione di editing, durante la quale ho già le mani sulla tastiera; ma durante il resto del tempo che passo davanti al monitor?

Faccio qualche esempio esplicativo.

Tempo libero
Se non programmo, allora di sicuro sono all’interno di una sessione di Firefox a tenere d’occhio i miei blog preferiti, a leggere la posta oppure qualche articolo interessante trovato nei miei siti preferiti.
Questo significa una serie di click, per passare da un link all’altro, o da un tab all’altro, e scroll vari per scorrere la pagina, con le mani comodamente ed ergonomicamente dedicate al relax. Diventa quindi ovvio interagire con la finestra, o il tab, che ho di fronte usando il mouse, e per farlo devo necessariamente correre in alto, per cercare i pulsanti ai quali facevo riferimento poco più sopra.

Lavoro
Al lavoro, dove sono costretto ad utilizzare Windows XP, i programmi che sono costantemente aperti nella barra delle applicazioni sono Esatto (gestionale), Excel (cartelle di lavoro varie), Filemaker Pro (ordini a fornitore), Sylpheed (posta esterna) e Outlook (attività e posta interna).
Anche in questo caso vale il discorso di cui sopra, a parte alcuni casi nei quali ho preso dimestichezza con gli shortcut e viaggo veloce sulla tastiera. E comunque il posizionamento dei vari pulsanti e menù che vengono man mano utilizzati implica sempre un viaggetto con il mouse.

Ecco quindi la mia idea, e cioè un popup menù relativo alla finestra, e non al programma in esecuzione all’interno della finestra stessa. Questa funzionalità potrebbe essere implementata con l’intercettazione di un certo tipo di click sui pulsanti del mouse, gestendo il click al livello della finestra ed evitando di propagare l’evento al programma sottostante.
Un passo successivo potrebbe essere quello di estendere l’idea del popup menù anche ai menù dell’applicazione, ma questo è più complesso da realizzare, perchè comporta un adeguamento dell’applicazione stessa.
Ecco un paio di immagini che spiegano il concetto di popup menù legato all’applicazione, li ho usati entrambi e sono veramente innovativi, velocizzano di molto l’uso dell’applicazione:

Maya3D
Maya Pie Menù

SecondLife
SecondLife Pie Menù

Concept
Menù circolare

In ogni modo, mettendo per un attimo da parte le mie insofferenze nei confronti dell’usabilità, massimo rispetto per gli sviluppatori che hanno permesso a Linux di poter godere appieno degli affascinanti effeti forniti da Compiz, effetti che rendono il tanto pubblicizzato Aero di Windows Vista qualcosa di sorpassato.
Per vedere di che cosa si tratta, puntate il vostro browser preferito su YouTube, e usate “compiz” come chiave di ricerca…

Chiudo con qualche riferimento:

Circular Menus and Usability
Pie in the sky
Pie menù VS Linear menù
An Empirical Comparison of Pie VS Linear Menus
FittsMenù

Alla prox

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