Una piccola cosa, tipo un ringraziamento per un lavoro svolto, aiuta a stare meglio!
Alla prox
[tags]easy_e17, e17, enlightenment, freebsd[/tags]
Una piccola cosa, tipo un ringraziamento per un lavoro svolto, aiuta a stare meglio!
Alla prox
[tags]easy_e17, e17, enlightenment, freebsd[/tags]
Ieri sera ho giocato un po’ con Subversion, cercavo la possibilita’ di effettuare un post sul blog in seguito ad un commit. Conoscevo la presenza dei famosi post-commit hooks, ma quelli presenti erano relativi all’invio di una mail. Ho rispolverato il mio Python, e ho scritto questo script che, tramite l’uso della libreria xmlrpclib, contatta il servizio XML-RPC interno a WordPress, e provvede alla creazione di un nuovo post contenente i dati relativi al messaggio del commit, e l’elenco dei files modificati (questi ultimi due dati mi arrivano tramite l’invocazione del comando svnlook).
Lo script e’ veramente semplice, e molto customizzabile, spero possa essere un buono spunto per qualcuno.
Ah, ne ho parlato anche nell’ user group del Google Project Hosting, spero che mi ascoltino…
Ecco il codice
#!/usr/bin/python
import sys
import xmlrpclib
import os
xmlrpc_url = "http://localhost/wp/xmlrpc.php"
xmlrpc_username = "admin"
xmlrpc_password = "admin"
post_title = "Commit log"
repos = sys.argv[1]
rev = sys.argv[2]
log_message = os.popen('svnlook log ' + repos).read()
affected_files = os.popen('svnlook changed ' + repos).read()
server = xmlrpclib.Server(xmlrpc_url)
server.metaWeblog.newPost(1,xmlrpc_username,xmlrpc_password,{"title":post_title, "description":"Message: " + log_message + "Affetcted files: \n" + affected_files},bool(1))
Alla prox
[tags]subversion, python, XML-RPC, post-commit hooks, wordpress[/tags]
Oggi ho avuto l’esigenza di ottenere in formato esadecimale le dimensioni dei files contenuti in una cartella.
Stanco di effettuare copia e incolla tra la calcolatrice e la shell, ho deciso di farmi dire tutto da questa ultima.
Nel giro di un quarto d’ora, giusto il tempo di leggere le varie manpages, ecco cosa ho tirato fuori.
Partenza
$ ls -l images/*
totale 12952
-rw-r--r-- 1 massi massi 11117611 2007-07-25 11:28 ramdisk.gz
-rwxr-xr-x 1 massi massi 193336 2007-07-25 10:43 redboot.bin
-rwxr-xr-x 1 massi massi 1930140 2007-07-25 10:41 zImage
Troppi dati, li limito con [tag]awk[/tag]
$ ls -l images/* | awk '{print $5}'
11117611
193336
1930140
Ora ho i dati cercati, ma c’e’ una riga bianca di troppo: chiedo aiuto a [tag]tail[/tag]
$ ls -l images/* | tail -n +2 | awk '{print $5}'
11117611
193336
1930140
Ok, la riga e’ sparita. Ora basta giocare un po’ con i campi di awk
$ ls -l images/* | tail -n +2 | awk '{printf("%s: %s(dec) %x(hex)\n", $8 ,$5 , $5)}'
ramdisk.gz: 11117611(dec) a9a42b(hex)
redboot.bin: 193336(dec) 2f338(hex)
zImage: 1930140(dec) 1d739c(hex)
Fatto!
Alla prox
[tags]bash[/tags]
Qualche giorno fa il sistema di aggiornamenti automatici della mia Ubuntu 7.04 mi ha notificato la presenza di aggiornamenti disponibili, tra i quali il package del kernel, e da bravo utente ho provveduto all’upgrade, che come al solito è filato liscio.
Il mio PC mi permette il dual boot tra Ubuntu e FreeBSD, presenti in due dischi SATA differenti, usando il bootloader di Ubuntu (Grub) per scegliere quale dei due avviare. Niente di trascendentale, quindi.
Oggi, per testare gli ultimi commit di E17 su BSD ho cercato di riaccedervi, ma la voce nel menù di Grub era sparita!
Guardando nella cartella /boot/grub ho notato la presenza di un menu.lst~, file di backup presumibilmente creato al momento dell’upgrade del package del kernel, che conteneva le righe aggiunte da me: aggiungendole al nuovo menu.lst ho potuto così riaccedere a FreeBSD. Ora, però, mi sono anche fatto una copia di menu.lst nella mia home, giusto per scrupolo… Che ne dite, il merging con un menu.lst preesistente potrebbe essere una feature interessante?
Alla prox
Ma avete mai visto un desktop cosi’ pulito e raffinato? Poteri di e17!
Alla prox