Categoria: php

  • #BTCNew e i problemi lato Backtype

    In seguito alle ultime installazioni, qualche amico ha riportato segnali di mancato funzionamento del plugin nell’importare nel blog i commenti relativi ad un post fatti su Friendfeed. Dopo diversi controlli [ed una nuova versione in arrivo a breve, code cleanup e una opzione per facilitare il debug] sono quasi convinto che il problema in effetti ci sia, ma che si trovi lato Backtype. Verificando il mio blog su BT noto che le reactions da Friendfeed si interrompono verso il 15 novembre; la medesima cosa accade con i blog degli amici che hanno riportato i problemi di cui sopra. Ho anche aperto un ticket nell’help system di Backtype, vediamo cosa rispondono. Mi dispiace amici, ma più di così per ora non posso fare.

    [tags]backtype, btcnew[/tags]

  • BTCNew, un fork di Backtype Connect

    Sembra che il primo tentativo di forkare il plugin Backtype Connect non più funzionante sia andato a buon fine. Il vecchio plugin è stato scritto in modo abbastanza chiaro, quindi non è stato troppo complicato il riadattamento alle nuove API di Backtype; se dovessi fare una stima del tempo richiesto per mettere in piedi questa prima versione direi che ho impiegato una decina di ore. Il nuovo plugin, chiamato con molta fantasia BTCNew, fa quello che deve fare e lo ha fatto con successo nel mio blog, quindi oserei dire che funziona. Si tratta comunque di codice sporco, quindi se volete provarlo: 0] non siate troppo severi riportando eventuali bug 1] fate as.so.lu.ta.men.te un backup del database, ché non si sa mai 2] potrebbe essere utile impostare la moderazione dei commenti importati, almeno per la prima volta, in modo da verificare il corretto funzionamento. Ah, dimenticavo, il plugin si trova qui, e qui c’è la pagina dedicata.

    [tags]backtype connect, wordpress plugin[/tags]

  • Aggiornamento a WP3.0

    Ieri sera ho aggiornato il blog alla versione 3.0 di WordPress, ed è andata quasi liscia. Quasi perché inizialmente, dopo gli opportuni backup di files e DB, l’aggiornamento automatico che di solito utilizzo non andava a buon fine, presentandomi ad un certo punto una pagina bianca all’interno della struttura classica della dashboard. Sono così passato a ripulire i plugins, disattivando [ed eventualmente eliminando] quelli non usati; come suggerito su Friendfeed, l’azione ha portato i risultati sperati, e l’aggiornamento automatico è così andato a buon fine. La prima cosa che mi è saltata all’occhio è la cura del tema della dashboard, chiaro ed elegante; circa le nuove features, me le devo ancora studiare.

    Buon upgrade!

    Alla prox

    [tags]wordpress, wordpress 3.0[/tags]

  • Lifestream

    Lifestream è il nome dell’ultimo plugin che ho aggiunto alla mia installazione di Worpress.
    Cercavo da un pò di tempo uno strumento del genere, che mi permettesse di mostrare una linea temporale delle mie attività in rete, e che fosse integrabile nel blog.
    Finalmente l’ho trovato, e il test, che si è tramutato automaticamente in soluzione definitiva, mi ha entusiasmato molto: installazione semplicissima fatta direttamente dalla dashboard, setup a prova di utonto, velocità nella esecuzione delle operazioni.
    In questo screenshot, i servizi supportati:

    Lifestream, feed supportati

    Direi che Lifestream copre un ventaglio piuttosto ampio di servizi, e in ogni caso se il nostro stream preferito non è tra quelli previsti di default, beh, c’è il sempre valido RSS generico a venirci in aiuto.

    Finalmente ho ottenuto quello che volevo, e lo trovate a questa pagina.

    Alla prox

    [tags]lifestream[/tags]

  • (S)Chiarimenti

    La decisione è stata presa in un lampo, travolgente e irrevocabile. Schiarire.
    Basta scuri, basta negativi, è tempo di chiarezza, semplicità, luminosità.
    Ed ecco, non annunciato, improvviso e (de)colorato come il freddo degli ultimi giorni, il tema nuovo di questo blog.

    E’ basato su Precious, tema chiaro e minimale, che supporta bene sia i widget sia il plugin BackType, a differenza della carrozzeria precedente. Il tema l’ho hackato un poco per farci funzionare il mio plugin che mostra le categorie e i bookmarks come menù dropdown a scomparsa.

    Per rispetto della licenza GPL, qui c’è il diff con le modifiche che ho apportato al tema, e qui il mio plugin.

    Piace?

    Alla prox

    [tags]precious, wordpress, theme[/tags]

  • Skype e la porta 80

    Ieri ho aiutato un collega a prepararsi un ambiente completo per lo sviluppo di siti usando come linguaggio di preogrammazione il PHP, e la sua scelta è ricaduta su XAMPP per Windows, in modo da avere in unico pacchetto Apache, MySQL e PHP.
    Il collega in questione è una persona piuttosto precisa, e prima di procedere all’installazione della piattaforma XAMPP nella sua macchina di sviluppo si è guardato ben bene il manuale utente e il tutorial; alla fine, conscio della serie di step da eseguire, ha proseguito con il download e l’installazione del pacchetto.

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  • Quando Subversion incontra lo sviluppo web

    Dopo un lungo periodo di gestazione, finalmente e’ venuto alla luce questo post, che personalmente reputo molto interessante (ma va??).
    Come introdotto dal titolo, espongo uno scenario di uso che mostra come poter integrare Subversion con lo sviluppo e il mantenimento della nostra web application. Nel dettaglio, con web application intendo un applicativo PHP installato in diversi server di produzione: quindi, un punto di sviluppo, tanti punti di utilizzo.
    Bene, ipotizziamo ora il workflow per l’installazione per un nuovo cliente: connessione remota verso il server, quindi decompressione (se abbiamo una tarball o un archivio compresso) oppure copia (nel caso di singoli files), niente di trascendentale, quindi; il discorso si complica nel caso in cui ci accorgiamo che il nostro prodotto contiene un bug, oppure se abbiamo apportato modifiche interessanti allo stesso, e in questo caso dobbiamo operare a mano nelle n installazioni, con il rischio di sbagliare/dimenticarsi qualcosa.
    E’ qui che Subversion viene in nostro aiuto per realizzare una specie di sistema di installazione/aggiornamento automatizzata di tipo “push” (spero che il termine sia giusto).

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  • WordPress 2.1

    E anche questo upgrade e’ andato a buon fine, giusto il tempo di fare il backup dei files e dei dati di mySQL!
    Per la cronaca, ho seguito l’ottimo screencast di Andrea Beggi.
    Buon upgrade a tutti!

    Alla prox

  • Setup di Polyglot

    Ciao a tutti, rieccomi per scrivere un microscopico tutorial sul installazione di Polyglot in WordPress.
    Dico microscopico perché è veramente una cavolata metterlo su e farlo funzionare…
    Allora, scaricate Polyglot da qui, scompattate l’archivio e mettete i files nella directory dei plugin di WordPress: prestate attenzione a ciò che state facendo, e magari provvedete ad un backup del vostro blog, cosa che non guasta mai…
    Dopo aver copiato i files nella directory di cui sopra provvedete ad attivare il plugin dall’apposita sezione del sito di amministrazione del vostro blog, e il gioco è fatto, potete utilizzare Polyglot!
    In che modo?
    Semplicemente taggando il testo del vostro blog tramite <lang_xx> e </lang_xx>, tutto splendidamente well-formed, sia nel titolo che nel corpo del post. Piccolo esempio:

    Titolo: <lang_it> Vino </lang_it><lang_en> Wine </lang_en>
    Corpo: <ang_it> Vino rosso</lang_it><lang_en> Red wine </lang_en>

    Mi sembra tutto autoesplicativo, no??

    Ora basta apportare qualche modifica sia al template della sidebar che al template del singolo post in modo che nella prima compaiano le lingue disponibili (che, se selezionate applicheranno la lingua al blog), e nel secondo compaia la bandierina delle lingue disponibili per il singolo post. Di seguito le mie impostazioni

    sidebar.php

  • Lingue

    single.php

    L’ultima cosa che ho fatto è modificare il file polyglot.php per personalizzare il plugin; ecco uno snippet del mio:

    polyglot.php

    // Default language version - used when proper language version of the text is not present
    $polyglot_settings['default_lang'] = 'it';

    //You can define your own translations of language shortcuts

    //$polyglot_settings['trans']['cs'] = 'česky';
    //$polyglot_settings['trans']['de'] = 'deutsch';
    $polyglot_settings['trans']['en'] = 'english';

    $polyglot_settings['trans']['it'] = 'italiano';
    //$polyglot_settings['trans']['nl'] = 'nederlands';
    //$polyglot_settings['trans']['sv'] = 'svenska';

    //Which language versions you offer for the whole web - use the proper ISO codes!
    //$polyglot_settings['knownlangs'] = array('cs','en','sv');
    $polyglot_settings['knownlangs'] = array('it','en');

    //if there should be shown flags instead of names of languages
    $polyglot_settings['use_flags'] = true;

    E questo è quanto, semplice, chiaro, e funzia subito!!

    Alla prox