Categoria: cronaca vera

  • Due parole su Parigi

    C’è quella sensazione di sgomento, di assenza improvvisa di terreno sotto i piedi, quel senso di passività che ti prende quando vedi un simbolo sgretolarsi, la Storia sparire; mi sale il ricordo delle statue dei Buddha in Afghanistan, le Torri Gemelle, il Vecchio Ponte a Mostar, simboli che erano e che non sono più. Non ci si può fare nulla, se non serbarne la traccia, il ricordo. 

  • Milestone

    L’omino della pizza a domicilio che riconosce al volo la tua voce e compila l’ordine come il completamento automatico di Chrome.

  • Una considerazione estemporanea sul sonno

    Durante le ultime due notti ho dormito male. Vuoi per il caldo nella stanza, vuoi per la treccia di fili e il borsello a lato, sono state due notti movimentate, un continuo rotolarmi da una parte e dall’altra. Ieri sera, ad un certo punto, durante l’ennesimo rotolamento mi sono ritrovato a formulare, piuttosto lucidamente, quasi da sveglio, un pensiero. “Cosa cazzo ti giri a fare da questa parte? Ci hai già provato ed è andata male”. Non mi era mai capitato. Poi vabbè, ho proseguito per non interrompere il ritmo di rotolamento. 

  • Flusso di pensieri

    Magari è perché le cose sono accadute molto vicine tra loro. Però.

    Papa morto:
    * beatificazione;
    * “Morto un papa se ne fa un altro”.

    Osama Bin Laden morto (?):
    * ?
    * ?

  • Sono un uomo e dico testa (di cazzo)

    Coglione

    Il cattivo gusto di certe persone non conosce limiti.

  • La memoria storica vacilla

    Nel leggere questa notizia mi sono cascati i maroni.

    “Girando per le scuole – ha spiegato Franco D’Aniello, musicista dei Modena City Ramblers che ha curato il documentario, insieme all’associazione Pereira – ci siamo accorti che solo due ragazzi su dieci parlano di una matrice fascista, mentre più della metà, il 60%, crede che la colpa dell’attentato sia da attribuire alle Br”.

    Se perdiamo la nostra memoria storica siamo finiti.

    [Fonte Repubblica]

  • Flussi incontrollabili

    La BP perforerà nel mare libico, a 500 Km dalla Sicilia. Avranno pensato che tanto, in questa zona, si è abituati a convivere con flussi incontrollabili.

    [tags]BP, British Petroleum[/tags]