Categoria: foto

  • RomagnaCamp09

    Tra uno sbadiglio e l’altro, cerco di mettere per iscritto le conclusioni che ho tratto dalla mia partecipazione alle due giornate del RomagnaCamp09, svoltosi da venerdì ad oggi (no talk oggi, solo tanto tanto relax, che mi godo però in giardino a Bellaria) presso il Boca Barranca a Marina Romea.

    La gente
    Fantastica. Assolutamente. Le amicizie strette in precedenza si sono confermate di alto livello, e i legami nuovi penso prenderanno la stessa strada. Una cosa che mi ha colpito piacevolmente è stata l’età anagrafica dei partecipanti: pochi ragazzini, molti adulti, parecchi professionisti che con la rete ci lavora tutti i giorni. L’impressione è stata quella di trovarmi nel posto giusto.

    I talks
    Ammetto di non averli seguiti tutti, sabato mattina ero molto stanco, e all’interno del locale faceva veramente caldo.
    Quelli che ho seguito, cioè “Anonimato, identità, rete”, “Un marchio non è un disegnino” e “Il futuro dei barcamp”, più tutti gli eventi Ignite, sono stati piuttosto interessanti.
    Ne approfitto per esprimere un parere proprio circa il format Ignite: mi piace di meno rispetto alla formula classica BarCamp, lo trovo più complicato sia da parte del relatore, che deve stare in sincronia con le slide, sia per chi segue e vorrebbe intervenire.

    La location
    Il Boca Barranca è un bel locale, e la dislocazione sulla spiaggia ha contribuito a rendere l’atmosfera rilassata e di svago.
    Gli approvvigionamenti di cibo e beveraggi sono stati piuttosto fluidi, senza eccessive code, e se non fosse stato per la scelta discutibile della gestione della cena avrebbe meritato un voto alto. Peccato.

    L’organizzazione
    L’organizzazione è stata buona, in linea con il taglio rilassato legato a questo BarCamp.
    La copertura WiFi mi è sembrata accettabile, considerato l’altissimo numero di netboook/notebook/cellulari connessi a Internet.
    Unico neo, forse, la scelta di ospitare la maggior parte dei talk all’interno del locale: in alcuni momenti era difficile seguire le presentazioni causa il forte rumore di fondo.

    E’ stata in conclusione una esperienza molto positiva, che spero di ripetere a breve, anche solo per il fatto di poter incontrare di nuovo un sacco di gente interessante!

    Segue lo slideshow delle foto che ho fatto durante l’evento:

    Altre foto verranno aggiunte al gruppo RomagnaCamp su Flickr, buona visione :)

    Alla prox

    [tags]romagnacamp09, barcamp, romagna[/tags]

  • Pomeriggio a Rimini

    Approfittando dell’abbassamento delle temperature, oggi pomeriggio ho fatto una veloce incursione a Rimini. Ho scelto nuovamente il treno come mezzo di trasporto, lasciando così a casa problemi di parcheggio ed eventuali code: per 1,70€ ne vale la pena!

    Dopo una breve camminata verso il centro, che dista circa 5min dalla stazione, ho seguito le indicazioni che puntavano alla Domus del chirurgo.

    La Domus del Chirurgo è una area archelogica venuta alla luce nel 1989 (e aperta al pubblico nel 2007) in seguito a lavori nella zona di piazza Ferrari, lavori che hanno riportato alla luce un’area di 700 mq, comprendente diverse costruzioni: la domus romana risalente al II secolo d.C, una abitazione tardo imperiale (alcuni resti) e alcune tracce di un insediamento altomedievale, sovrastante un sepolcreto.

    E’ molto interessante la stratificazione degli insediamenti, e si nota molto bene osservando gli scavi.

    La domus, originariamente strutturata su due piani, in origine si trovava direttamente sul mare, ora arretrato di circa 1km. I reperti, e soprattutto i mosaici, ritrovati all’interno hanno uno stato di conservazione veramente ottimo, e possono essere ammirati, dopo 2000 anni dalla realizzazione, in tutto il loro splendore. Oltre alla qualità, la quantità di reperti e mosaici rinvenuti ha permesso di ricostruire chiaramente la struttura della casa e l’identità del proprietario: una cassetta contenente 150 attrezzi chirurgici ha tolto ogni dubbio.

    La domus fu distrutta circa a metà del III secolo da un incendio, conseguente ad un attacco degli Alemanni; incendio che, distruggendo le strutture portanti in legno, causò il crollo delle murature. E’ proprio grazie a questo crollo che i materiali contenuti nella domus si sono conservati così bene fino ai nostri giorni.

    Ecco qualche foto, le altre sono nel photoset qui:

    Scheletro
    Da Rimini
    Mosaico
    Da Rimini
    Visione d'insieme
    Da Rimini

    L’area merita di sicuro una visita, così come il resto della città, molto praticabile ora che la fiumana di turisti è defluita :)
    E magari di domenica, giorno nel quale gli ingressi sono gratuiti.

    Alla prox

    [tags]rimini, domus del chirurgo[/tags]

  • Nuovo screenshot, 07/2009

    Ogni tanto mi piace dare una rinfrescata all’aspetto del mio DE, Enlightenment. Uso il tema di default, BlackAndWhite, e di conseguenza le immagini che uso come background sono generalmente bianche e nere, con sfumature di grigio e pochi altri colori.

    Ecco come si presenta il mio desktop, in seguito all’ultima caccia su DeviantArt.

    Luglio 2009

    [The Opiated Wallpaper by emciem]

    Questo è invece un breve riassunto delle puntate precedenti:

    Aprile 2009

    [Fonte non trovata :(]

    Marzo 2009

    [Dark Tile by Shippd]

    Novembre 2008

    [Wallpaper by Teutonic]

    Alla prox

    [tags]e17, screenshot, enlightenment, deviantart[/tags]

  • Picnik, photoeditor online

    Sono entrato da pochissimo nel magico mondo della fotografia, e pian piano scopro tools utili per la gestione delle foto.

    Per quanto riguarda lo storage e la visualizzazione online, utilizzo il GB offerto gratuitamente da Picasa, e ci sono arrivato dopo aver provato in versione gratuita sia Flickr, abbandonato perchè il limite di tre set mi è sembrato eccessivo, che Zooomr, abbandonato per la lentezza nel caricamento.

    Ma visto che lo spazio su Picasa non è più molto, sto valutando l’account Pro su Flickr, decisamente più figo…

    Per quanto riguarda i programmi lato notebook (Ubuntu Linux), mi affido a F-Spot per la gestione e lo scaricamento dalla macchina (tengo la mia Nikon D40 in PTP mode, e viene riconosciuta perfettamente) e a Gimp per l’eventuale editing (sia JPEG che RAW, quest’ultimo tramite un plugin).

    La scoperta (dell’acqua calda, probabilmente) che ho fatto oggi è Picnik, un photoeditor online, che permette di editare foto senza dover installare programmi nel computer.

    Sono disponibili non solo i classici strumenti per l’aggiustamento del colore e del contrasto, la rotazione dell’immagine, il ritaglio e la scalatura, ma anche strumenti per applicare filtri, testi, immagini e molto altro alle foto.

    La funzionalità che più ho apprezzato, però, è l’integrazione con altri servizi online, come Picasa, Facebook, Flickr e altri.

    In questo modo, consentendo a Picnik l’accesso ai miei album su Picasa, ho potuto modificare direttamente le foto che avevano bisogno di un ritocco, senza doverle scaricare/modificare/ricaricare, veramente molto utile. E ora la mia galleria Macro ha un pò più di senso…

    Alla prox

    [tags]picnik, photo, editor[/tags]